La fangoterapia: azione,
indicazioni terapeutiche e tempi
il fango termale e l'acqua salso-bromo-iodica per la cura e la salute del corpo
Il fango termale delle Terme Stufe di Nerone, opportunamente impiegato è una valido alleato naturale per la cura e la prevenzione di alcune patologie. I benefici effetti terapeutici del fango termale stimolano il nostro corpo permettendo di avere risultati positivi a medio-lungo perido.
La fangoterapia è particolarmente indicata per contratture muscolari, reumatismi, tunnel carpale, osteoartrosi… Non viene utilizzata durante la fase acuta della malattia.
Le cure vengono effettuate sotto il controllo di un medico e di personale specializzato.
Un ciclo di fangoterapia comprende 12 applicazioni a cadenza giornaliera con un giorno di riposo ogni 6 sedute.
Prezzi: singola seduta: 25 euro; ciclo di 6 sedute: 130 euro; ciclo di 12 sedute: 250 euro
RICHIEDI INFORMAZIONI
Il Fango Termale
Il fango delle Terme Stufe di Nerone è un fango maturato, che deriva dalla commistione di una componente solida (argilla) con una componente liquida (acqua salso-bromo-iodica-solfato-alcalino-terrosa). La maturazione avviene in apposite fangaie per un tempo di 6-12 mesi.
Meccanismo d’azione dei fanghi salsobromoiodici
- Aumento della temperatura corporea. L’applicazione del fango, anche su una regione limitata del corpo, determina sia l’aumento della temperatura locale (responsabile dell’iperemia cutanea per vasodilatazione locale, della stimolazione delle attività metaboliche della cute e dell’attivazione della diaforesi) sia l’aumento della temperatura generale;
- Azione antiinfiammatoria;
- Azione analgesica;
- Azione miorilassante;
- Azione eutrofica;
- Effetti sulla cenestesi generale;
- Azione di stimolo su numerosi processi metabolici, tra i quali il ricambio del patrimonio idrosalino, la diminuzione della pressione arteriosa, l’aumento della lipolisi, con immissione in circolo di NEFA, la stimolazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene con liberazione di ACTH e la mobilitazione di peptici oppioidi (beta-endorfine).
Indicazioni terapeutiche
Quali sono le principali patologie indicate per la cura con la fangoterapia?
- Osteoartrosi primitive e secondarie;
- Reumatismi infiammatori cronici (artrite reumatoide, gotta, artropatia psoriasica, spondilite anchilosante);
- Periartrite;
- Fibromialgia;
- Sindrome del tunnel carpale;
- Osteoporosi post menopausale e senile;
- Contratture muscolari;
- Miopatie.
Controindicazioni
La fangoterapia limitata a un distretto corporeo non può essere praticata in presenza di un processo infiammatorio acuto.
Nei pazienti con insufficienza venosa degli arti inferiori si sconsiglia l’applicazione dei fanghi in sede malleolare.
La fangoterapia estesa è controindicata ai pazienti con severa insufficienza cardiaca o renale o epatica oppure in caso di insufficienza venosa.
Modalità di impiego
La fangoterapia deve essere effettuata a stomaco vuoto. Il fango viene applicato su tutta la superficie corporea (escludendo la testa, la regione anteriore del collo, i genitali e la regione precordiale) o soltanto su una o più regioni (singole articolazioni o distretti corporei) in uno spessore di circa 5-10 cm alla temperatura di 38-40°C. Il paziente viene successivamente ricoperto con lenzuola, tele cerate e coperte per ridurre la dispersione del calore. Al termine della seduta il paziente s’immerge per 15 minuti in una vasca contenente acqua salso-bromo-iodica-solfato-alcalino-terrosa alla temperatura di 37-38°C. Successivamente il paziente, opportunamente coperto, soggiorna per 15 minuti in una cabina. Durante questa fase, detta “reazione sudorale”, continuano i processi biologici indotti dall’applicazione del fango, gli adattamenti delle funzioni corporee allo stress e l’azione terapeutica complessiva del fango.
Il tempo totale della seduta è di circa 1 ora.
Dopo questa fase sarebbe opportuno sottoporsi a una seduta di massoterapia per l’effetto tonificante che essa esercita sull’attività muscolare.